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Commenti al testo di Roberta
Quinte di scena

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 Arcangelo Galante - 19/02/2018 19:52:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Il cinema, come la vita, dove, il protagonista del film, è anche spettatore di se stesso.
Ci si può ritrovare, sulla banchina, a lasciar correre i fotogrammi, muti e senza colore, limitandosi ad osservare le scene, giacché, un senso di immobilità, pervade lo spirito.
Talvolta, invece, si vorrebbe guardare, per intervenire con coraggio, dando suoni e voci alla pellicola, senza escludere i dettagli, agli angoli delle inquadrature, realizzando un nuovo film, personale e unico, una prima visione, rispetto alla storia di base, programmata dal regista della vita; ossia, in pratica, vivere, fino a gustare ogni essenza del proprio vissuto.
A tali considerazioni, mi ha condotto la lettura del tuo bel testo, cara Roberta.
Con cordialità, saluto!

 Jacob l. - 17/02/2018 13:54:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

A volte mi accade di ritrovarmi in mezzo alla città e di pensarla come una specie di sceneggiato. Un via vai di comparse. Senza gli interpreti principali della commedia. Mi viene a volte da piangere.
Ben scritta, bravissima.
J.

 Ivan Pozzoni - 16/02/2018 14:21:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Bella! :-)